1945-50 – sport

Passata La seconda guerra mondiale, in Italia si ricomincia a fare sport.

bartali_coppi.jpgDopo il referendum del 2 giugno 1946, il 15 giugno riprende il Giro d’Italia, il primo Giro postbellico, ha solo quattordici tappe. Ci Furono tafferugli nella tappa verso Trieste: i manifestanti volevano impedire l’arrivo nel capoluogo giuliano che, in base al Trattato di pace,era stato escluso dai confini italiani: intervennero la polizia, furono lanciati sassi contro i corridori, tappa fu interrotta. Ma il giorno dopo il Giro riparte: lo vince Gino Bartali, secondo Fausto Coppi,il suo grande rivale,a soli quarantasette secondi. 

Prima del Giro, era tornato il campionato di calcio.

Durante gli anni peggiori dal43 al45 si erano giocati due tornei, uno al Nord e uno al Centro-Sud.

Dopo la Liberazione riparte il campionato nazionale.

superga.jpgNei primi anni ricordiamo il grande Torino, che entusiasma i tifosi fino al 4 maggio 1949 quando la squadra precipita con l’aereo sulla collina di Superga mentre rientra dopo una trasferta. E’ lutto nazionale per Valentino Mazzola e i suoi compagni.

Per il calcio da registrare le nuove imprese di Meazza passato dall’Ambrosiana Inter al Milan proprio durante la guerra.

 

Nel 1947 riprende la Mille Miglia ancora con Tazio Nuvolari e le sue leggendarie vittorie che riaccendono il tifo sulle strade d’Italia.

 

Sulle strade d’Italia e di Francia, troviamo ancora Fausto Coppi e Gino Bartali: dopo il referendum monarchia-repubblica l’Italia ridivide ancora tra  bartaliani e coppiani.

Una vittoria al Tour, nel luglio del 1948 ottenuta da Bartali riuscì a fermare una vera e propria guerra civile, all’indomani dell’attentato a Palmiro Togliatti, il 14 luglio 1948: contro il segretario del Pci vennero sparati tre colpi di pistola da parte di un siciliano, due lo ferirono gravemente alla nuca.

 

consolini3.jpgAlle Olimpiadi di Londra del 1948 l’Italia scopre un nuovo beniamino: Adolfo Consolini (1917-1969), che vinse l’oro olimpico nel lancio del disco, una specialità nella quale stabilì più volte il primato mondiale lanciando l’attrezzo a 55,33metri.

 

Consolini, olimpionico, primatista mondiale, un personaggio semplice, assurto agli onori della cronaca, si mantenne sempre quale era prima della celebrità. Smesso di lanciare il disco, ritiratosi a vita privata, raramente compariva in pubblico.

Alle spalle di Consolini, nel disco vinse l’argento un altro italiano Peppone Tosi,un corazziere del Quirinale. Sempre ai Giochi di Londra nasce la leggenda del Settebello d’oro, ovvero della nazionale italiana di pallanuoto che vinse la medaglia d’oro.

 

Nell’immediato dopoguerra, cioè dal 1945 al 1950, lo sport torna ai tempi pionieristici, affidato in gran parte all’entusiasmo e alla passione, ma anche ai sacrifici dei suoi atleti. Anche la Federcalcio era a rischio in quei difficili anni di ricostruzione.

La Svizzera ci tese una mano invitandoci a Zurigo per un’amichevole l’11 novembre 1945: la partita si concluse 4-4 e segnò la ripresa dell’attività degli azzurri. Dopo quell’incontro in terra elvetica, l’Italia aprì le Frontiere e nel campionato italiano arrivarono gli assi stranieri. Nel1949 Gianni Agnelli, allora presidente della Juventus, soffiò al Torino il danese

John Hansen, al Milan arrivarono Gren, Nordahl e Liedholm, soprannominati il trio Gre-No-Li.;

 

1945-50 – sportultima modifica: 2009-04-09T15:40:00+02:00da storia60a
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