Pubblicità nel 1945: tutto diverso da quello cui siamo abituati ai nostri giorni.
Niente spot televisivi, nessuna icona su internet, Cartellonistica stradale e pubblicità radiofonica…
Per le strade si vedevano pubblicizzati:
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La radio da EIAR è diventata RAI e inizia in questi anni a vivacizzare le trasmissioni, a creare l’intertainment e i nuovi divi radiofonici sono spesso grandi attori teatrali e cinematografici come Sordi, Totò, Nino Taranto, Mario Carotenuto, Renato Rascel, Walter Chiari.
Gli ascoltatori diventano milioni e portano il valore commerciale della pubblicità radiofonica ai massimi storici.
Iniziano (1948) le indagini DOXA sugli ascolti.
Sulla carta stampata acquistano importanza, oltre le immagini pubblicitarie, gli “slogan”, i messaggi verbali sempre più secchi, concisi, efficaci, sorprendenti.
Troviamo il “Camminate Pirelli “, l’Omino della Bialetti, il calendario Vespa della Piaggio, gli eventi mondani della Martini e Rossi. L’Olivetti organizza un laboratorio della comunicazione…Nascono nuovi stili e una nuova filosofia pubblicitaria.